lunedì 19 dicembre 2011

Orte - Bassano in Teverina

DURATA: 2 ore
DIFFICOLTA': Facile
GOOGLE MAP: Visualizza la Google Map di Orte - Bassano

Questo percorso comincia dalla piazza principale di Orte e costeggiando il Tevere arriva proprio ai piedi di Bassano in Teverina, per concludersi salendo al paese stesso. Ma passiamo alla descrizione vera a propria...

Figura 1
Da Piazza della Libertà di Orte (il centro simbolico del paese e della vita sociale) ci dirigiamo verso l'acquedotto posto a nord della stessa. Conclusa la discesa da cui è possibile osservare la valle del Tevere, la nostra meta (Bassano appunto) e i paesi dell'Umbria, ci troveremo ad uno stop per le macchine. Qui dobbiamo svoltare a destra scendendo nella strada che va verso il basso, dove i cartelli indicano Mattatoio Comunale, Canile e P.C. Bassano delle FS. Imboccata questa strada, dopo neanche dieci metri sulla destra troveremo un'altra strada, ma più piccola, da prendere e scendere verso gli orti e la ferrovia. Passeremo quindi su di un ponte che scavalca la ferrovia (figura 1) e saremo naturalmente portati a costeggiare i binari, in un'affascinante sentierino tra zone degradate e allo stesso tempo riconquistate dalle piante (figura 2). Quando il sentiero sembrerà finire in realtà svolterà a destra e scendendo ci porterà sopra un ponticello (figura 3) di legno che attraversa un ruscelletto. Poi ci troveremo in mezzo a baracche di lamiera, pollai, rimesse per gli attrezzi e piccoli appezzamenti di terra coltivati. Prenderemo quindi la strada bianca verso sinistra e sempre attraversando questo stesso scenario faremo così una decina di minuti sempre dritti.

Figura 3
Figura 2



















Sulla destra possiamo osservare i resti di una torre medievale abbandonata e in degrado, in mezzo a capannoni e container per il ricliclaggio del vetro. Subito dopo arriveremo al mattatoio comunale (sulla destra) e dopo neanche 50 metri dovremo oltrepassare nuovamente la ferrovia tramite un ponte in pietra molto bello.
Figura 4
Da qui inizia un tratto necessariamente sull'asfalto e bisogna stare attenti alle automobili. Percorriamo quindi circa 500 metri verso destra e arrivati al cartello che indica Località Bagno - Via Amerina imbocchiamo quella direzione. Dopo circa 10 minuti di cammino troveremo le indicazioni per proseguire sulla via Amerina che ci dicono di svoltare a sinistra (all'altezza del cartello informativo) ma noi invece dobbiamo proseguire dritti e su questa stessa strada e direzione camminare per circa 40 minuti, cioé fino ad essere arrivati ai piedi di Bassano in Teverina, che si erge a circa 200 metri di altezza sopra di noi.
Bisogna stare attenti a quando girare sulla sinistra e incominciare la salita. Bisogna infatti lasciar perdere tutte le piccole deviazioni e salire solo quando la strada bianca non è nettamente divisa in due, un tratto che prosegue nella valle e l'altro che sale decisamente (figura 4). Se arrivate all'agrifattoria didattica ErìMarì siete andati troppo oltre e dovete tornare indietro di un centinaio di metri ( e svoltare quindi alla prima a destra, in salita).

Ora bisogna salire per circa 30 minuti e vedrete che sarà bello osservare la valle ampliarsi sotto i vostri occhi. Giungerete così sotto il borgo e le due strade che vi si presenteranno (una a destra e l'altra a sinistra) portano tutte e due a Bassano in Teverina, perché l'aggirano. La più breve per raggiungere il centro è quella sulla destra, ma state attenti al paese! E' pericolante e potrebbe cadervi qualche  masso in testa! :-)

Oltrepassata la porta del paese eccovi nel centro storico...


giovedì 8 dicembre 2011

Torre Paola (San Felice) - Cima del Monte Circeo

Il percorso che segue è preso dal sito www.gambeinspalla.it, un progetto bellissimo che però, a quanto pare, è in stand-by. Ho cercato di contattare i realizzatori (camminatori) ma non ci sono riuscito. Sperando di non fare cosa sgradita ho deciso di copia-incollare il percorso...

Partenza: Torre Paola (S. Felice)(10 m)
Mèta: Monte Circeo(541 m)
Catena Montuosa: Monte Circeo
Dislivello: 531 m
Tempi: 1h45' per l'andata e 1h15' per il ritorno.
Durata: 4h0' Difficoltà: Media

Si parcheggia lungo la strada, a ridosso del ristorante “L’Approdo di Augusto”, a pochi metri dalla caratteristica Torre Paola.
La strada sterrata, all’inizio abbastanza larga, inizia proprio sotto la Torre e va lasciata quasi subito al primo sentiero alla vostra destra (attenzione ai segni rosso-bianchi).
Il sentiero inizia subito a salire, addentrandosi nel bosco tra prati di ciclamini (ce ne sono tantissimi in inverno, e almeno fino a marzo).
Lago di Paola

Dopo un tratto in corrispondenza di alcune grosse rocce, il sentiero esce dal bosco e si hanno i primi scorci panoramici sui laghi costieri e subito dopo sulle isole Pontine (Palmarola, Ponza e Zannone a destra, Ventotene e Santo Stefano più in lontananza a sinistra). Le isole sono così vicine che si distingue chiaramente l’isolotto di Gavi a sinistra dell’isola di Ponza.
Continuando a salire, il sentiero si snoda attraverso una fitta macchia mediterranea (tra cui moltissime piante di Corbezzolo, con i caratteristici frutti rossi e granulosi).
Panorama dall'Anticima
Vista della Cima dall'Anticima

In breve si arriva alla cosiddetta “anticima”, un’altura da cui il sentiero prima ridiscende passando sui bordi del crinale roccioso (spettacolare il panorama sul mare alla vostra destra), poi risale verso la cima, dopo un piccolo salto di roccia, con un ultimo tratto quasi completamente scoperto.
Lungomare

Dalla cima si gode la vista migliore, oltre che della pianura Pontina e delle isole Pontine, anche della stessa anticima con a destra i laghi costieri. Sull’altro versante, si può ammirare, a perdita d’occhio, tutta la costa a sud del Circeo.
Ridiscendendo di qualche metro dalla cima nella direzione opposta a quella del mare, troviamo subito delle mura antiche e un pozzo, ma attorno a tutta la cima vi sono segni più o meno evidenti di antiche costruzioni e fortificazioni.

Per scendere è conveniente seguire per un breve tratto il sentiero fatto all’andata per poi deviare quasi subito a destra seguendo un altro sentiero più breve e un po’ più ripido che si addentra nel bosco. Fate attenzione: la deviazione a destra è in corrispondenza di una roccia con sopra una freccia. Anche questo sentiero di discesa è indicato fino a valle con i classici segni bianchi e rossi. Il sentiero termina in fondo alla stessa strada che nel percorso dell’andata avevate lasciato quasi subito per inoltrarvi nel bosco.
 

Calcata - Castello di Foiano

Il percorso che segue è preso dal sito www.gambeinspalla.it, un progetto bellissimo che però, a quanto pare, è in stand-by. Ho cercato di contattare i realizzatori (camminatori) ma non ci sono riuscito. Sperando di non fare cosa sgradita ho deciso di copia-incollare il percorso... 

Partenza: Calcata (VT) (160 m)
Mèta: Valle del Treja - Castello di Foiano(169 m)
Catena Montuosa: Valle del Treja
Dislivello: 255 m
Tempi: 4h1' per l'andata e 2h1' per il ritorno.
Durata: 6h2' Difficoltà:Media

Segni: qualche segno standard bianco-rosso all’inizio del percorso, contrassegnati con il n° 013. Successivamente si trovano solo rare macchie di vernice rossa sui rami o nastri di plastica annodati agli alberi che non sempre indicano il sentiero giusto.

Si incontra qualche difficoltà dovuta alla vegetazione che tende a ricoprire il percorso all’andata. Dopo il primissimo tratto infatti, il sentiero è spesso invaso da rovi e ortiche. Si trova anche qualche tratto abbastanza fangoso. Nessuna difficoltà nel percorso di ritorno. 


Da Roma, si prende la Via Cassia uscendo a Mazzano Romano. Da lì, oltrepassato Mazzano Romano, si seguono le indicazioni fino a Calcata, dove conviene parcheggiare lungo la strada provinciale, accanto all’ingresso del paese.
Calcata

Il percorso, con l’indicazione “Via Narcense – Civita Castellana”, inizia scendendo a destra di una grossa tabella del Parco, dalla piccola piazza prima della porta d’ingresso al borgo (160 m). Iniziando la discesa, non si deve svoltare subito a sinistra all’indicazione “Sentiero natura Calcata – S.Maria”, ma si prosegue dritti incontrando, di tanto in tanto, i classici segni bianco-rossi numerati con “013”, e godendo a un certo punto di una splendida vista del borgo di Calcata arroccato sulla roccia. Dopo un tratto su un mattonato di blocchi di tufo, si continua a scendere sul sentiero sterrato arrivando ben presto a costeggiare il fiume Treja sulla nostra sinistra. Giunti all’altezza di due alberi cascati sul fiume (84 m, circa 45 minuti dalla partenza), la vegetazione diventa più fitta, per poi scoprirsi per un breve tratto sulla sinistra. Senza alcun dislivello, si procede per un bel po’ in una continua alternanza di luce e ombra, di tratti soleggiati e altri più ricoperti di vegetazione (nocciolo, sambuco, pruno selvatico, acero campestre…).
Fiume Treja

A circa 3 ore dalla partenza, sempre costeggiando il fiume, si arriva alla confluenza del Treja con il Fosso della Banditaccia, un torrentello che arriva da destra (spesso quasi prosciugato d’estate). Occorre imboccare, pochi metri prima della confluenza, una deviazione non evidentissima sulla destra che porta a costeggiare il Fosso della Banditaccia sulla nostra sinistra, quasi invertendo la direzione di marcia. Abbastanza presto, dopo solo qualche minuto nel bosco fitto, si scavalca il Fosso (92 m) e si sale dall’altra parte per una traccia di sentiero, fino ad incrociare un sentiero (118 m) che va preso verso destra. Lo si segue salendo in modo più deciso, scorgendo ad un certo punto, in un grosso cespuglio sulla sinistra, una vecchia auto gettata dall’alto. Si passa poi accanto a delle pareti di tufo, scavalcando infine la staccionata che delimita la strada sterrata. Imboccata la strada verso sinistra, in un attimo si giunge al Castello di Foiano (169 m), a sinistra della strada. Dell’antico castello rimane in piedi il rudere della torre insieme ad altre rovine.
Torre del Castello di Foiano

Subito sotto, si trovano delle grotte scavate che arrivano fin quasi sotto la torre. Il colpo d’occhio principale, dal castello, è sulla folta vegetazione che ricopre l’ampio canyon scavato dal fiume Treja.

Volendo percorrere una via diversa al ritorno, si riprende la strada sterrata nella direzione da cui siamo venuti e la si segue per intero in lieve salita, fino ad una sbarra metallica. Oltre questo punto, la strada diventa asfaltata, arrivando poi ad incrociare la strada provinciale che da Faleria porta a Calcata. Presa la provinciale verso destra, dopo un centinaio di metri la si lascia deviando a destra in direzione di Calcata Nuova, giungendo subito dopo a Calcata Vecchia (circa 2 ore dal castello di Foiano).

Tornando verso Roma, è consigliabile una visita alle caratteristiche cascate di Monte Gelato. Superato Mazzano Romano, dopo un po’ si trovano le indicazioni di svolta a sinistra per le cascate.

giovedì 29 settembre 2011

Chia - Bassano in Teverina

La Chia Bassano ricalca nella prima parte la Chia - Mugnano, per poi discostarsene a metà. Una paseggiata semplicissima che però ci condurrà da un paese ad un altro senza incappare nelle strade a scorrimento delle macchine.

DURATA: 1 ora
DIFFICOLTA': Facile
MAPPA IGM: Foglio N°45 Sez. II - Soriano nel Cimino (1:25.000) Visualizza la Mappa IGM


Allora si parte dalla piazza principale di Chia, ovvero Piazza Garibaldi (a) e si sale per Via Vittorio Emanuele III fino ad arrivare alle Poste e al vicino spiazzo dove c'è anche la fermata dei bus. Qui si gira a sinistra per Via del Lavatoio e si prosegue per circa 5 minuti, fino ad arrivare ad un bivio: davanti a noi abbiamo la continuazione della strada asfaltata, mentre a sinistra parte una strada bianca segnalata da un cartello (b) su cui campeggia la scritta Strada della Vaschiuzza. Noi dobbiamo girare a sinistra e lasciarci finalmente l'asfalto alle spalle!


(c) Strada per Civitelle


Dopo pochissimi passi vi troverete davanti ad un secondo bivio. A destra la strada rimane in piano, mentre a sinistra scende dolcemente. Dove dobbiamo andare? In discesa!!! Questa strada si chiama Strada per Civitelle (c).





Bene, ora ci siamo allontanati un po' dalla civiltà e incominciamo a sentire lo spirito selvatico di questi posti. A destra e sinistra ginestre e cerri; se è estate le lucertole corrono ai bordi per mettersi in salvo al vostro passaggio; si gode un paesaggio molto ampio sulla sinistra, verso la valle. Dopo circa 5 minuti arrivate in fondo e se i rovi non sono troppo ingombranti dovreste notare un piccolo ponticello dopo del quale il percorso ricomincia a salire. Continuate sempre dritti per circa 15 minuti, tralasciando le strade che si immettono a destra e sinistra. Arriverete ad un bivio a T, proprio davanti ad una casa gialla. Qui dobbiamo svoltare a destra. A sinistra infatti si va per Sasso Quadro e Mugnano (vedi il post Chia - Mugnano), mentre a destra si va per Bassano in Teverina.


(d) Pannelli solari
Proseguite dritti su questa strada bianca per circa 5 minuti, tralasciando le deviazioni a destra e sinistra. Dopo un po' dovreste incontrare sulla sinistra una specie di centrale elettrica a pannelli solari (d).
Superata questa in breve la strada arriverà ad un bivio a T, proprio lì dove la strada bianca diventa asfaltata. Girate a sinistra. Andate dritti fino al cimitero e poi ancora dritti all'altezza della sua entrata. Quando la strada arriva in fondo siete già nel centro di Bassano in Teverina. Proseguite a sinistra per visitare il borgo antico e godere del bel panorama che affaccia a sud, verso Orte e il Monte Soratte.

venerdì 23 settembre 2011

Mugnano - Chia

Voi direte... la Mugnano - Chia è di certo la stessa passeggiata descritta nel post Chia - Mugnano, ma al contrario. E invece no! E' una passeggiata diversa, anche più bella!

DURATA: 2 ore e 30 minuti
DIFFICOLTA': Facile
MAPPA IGM: Foglio N°45 Sez. II - Soriano nel Cimino (1:25.000) Visualizza la mappa IGM
GOOGLE MAP: Visualizza la mappa di Google

Piazza Vittorio Emanuele, Mugnano
La partenza è ubicata nella piazza principale di Mugnano (Piazza Vittorio Emanuele (a)). Da qui scendete per Via Mameli e dopo breve svoltate a gomito a sinistra per Via dei Mille. Vedrete la strada trasformarsi da asfaltata a sterrata e d'incanto i vostri piedi incominceranno a fare strani suoni ad ogni passo, piacevoli e divertenti. Altro che bitume!

Incontrerete due bivi ai quali voi dovrete andare sempre dritti, sia nel primo che nel secondo caso. In alto a sinistra potete vedere la vostra meta, Chia.
Dopo circa 10 minuti troverete un terzo bivio a V, all'altezza di una casa con due cani molto abbaioni. Ma si sa: "Can che abbaia..." e poi sono dietro al recinto..
Qui dovete prendere a sinistra, ovvero quel sentiero che si intravede trasfomarsi da sterrato a vero e proprio sentiero di terra. Mano a mano sentirete avvicinarsi il suono di un torrente. Salutatelo con cortesia perché sarà vostro compagno di viaggio. Quasi tutta la Mugnano - Chia infatti non è altro che un percorso a ridosso delle rive del Torrente in questione, ovvero il Torrente Castello (e se si chiama così ci sarà un motivo, no?).

(c) Cascate
(b) Percorso lungo i campi
Noterete che ad un tratto, svoltando a sinistra, il sentiero finisce. Voi non dovete far altro che continuare per i campi coltivati a noccioli (b), sempre tenendovi alla sinistra del torrente (attenti alle possibili recinzioni per i cinghiali) e risalendone il corso.
Quando il rumore dell'acqua diventa un frastuono vuol dire che siete nei pressi di una cascata artificiale (c). Fate una capatina giù sulle rive perché è un'opera che nel passato dev'essere stata imponente.

Tornate lungo i campi di noccioli, sempre a destra del torrente. Proseguite per un tratto (circa 5-10 minuti) e infine incontrerete una strada bianca. Imboccatela a sinistra e proseguite tranquillamente. Giungerete così ad un cancello sulla destra, chiuso, alla fine di una brevissima salita. Lasciatelo perdere e andate alla sua sinistra. Se fate 10 metri troverete un secondo cancello, aperto. Lui è il cancello giusto da oltrepassare! Andate quindi avanti... dopo 50 metri c'è un bivio. Prendete a destra, in salita...

Inizia qui un tratto molto lungo e costantemente in salita che dovrete percorrere per circa 30 minuti. Man mano inizieranno a punteggiare il percorso dei massi giganti, rotolati chissà come e quando... che rendono il paesaggio fantastico e unico nel suo genere. Il suono del torrente lentamente si fa più distante.

(d)
(e)
Giungerete così alla zona archeologica di Santa Cecilia, (d e e) molto suggestiva. Da questo punto ci sono anche i segni bianchi e rossi del sentiero Vulci - Calcata, che per un tratto vi faranno compagnia. 
Dopo esservi goduti tutti i reperti archeologici della zona (resti di una chiesa, tombe, pilastri, pestarole etc.) riprendete lo stesso sentiero di prima in salita, lasciandovi alle spalle Santa Cecilia. In non più di 10 minuti giungerete in cima alla forra e si aprirà uno spiazzo da dove potrete assaporare un vasto scenario che affaccia sul borgo di Chia (f).

(f) Panoramica sulla forra
(g) Indicazione da prendere
A destra del pianoro di peperino c'è un cartello che indica la torre di Chia (g). Voi seguite il sentiero che va per di là e rimettetevi nel sottobosco.
Il tratto che segue è per me tra i più belli e affascinanti di questa zona. In breve scenderete di nuovo nella forra. Cambierà la temperatura, le piante, i suoni... Per terra noterete il basolato della strada che in antichità si percorreva con carri e muli. Se è autunno troverete un grandioso e multicolorato tappeto di foglie... Ogni tanto qualche cornacchia spaventata darà l'allarme o qualche merlo metterà paura a voi svolazzando tra le frasche...
Potrete osservare i resti di un castello medievale, comprato negli anni '70 da Pier Paolo Pasolini.

In fondo al sentiero incontrerete un ponte che oltrepassa il ruscello. Andate oltre e tenetevi la parete di roccia alla destra e il ruscello a sinistra. Vi trovate proprio sotto al castello medievale, ma la folta vegetazione non vi permetterà di vederlo. Questo tratto attraversa una zona che in passato era molto produttiva e laboriosa per gli uomini. Troverete infatti lungo la via i resti di due mulini, con le relative chiuse per l'acqua ed i canali per convogliarla. Passato un tunnel nella roccia giungerete alle seconde cascate (h) di questa passeggiata. Un posto magnifico...

Cascate di Colle Casale
(i) Attraversamento della massicciata
Lasciate le cascate alla vostra sinistra e continuate a risalire il sentiero di pietra. Dopo poco troverete a sinistra un ponte e il rumore delle macchine che passano sopra alla vicinissima superstrada (se arrivate alla strada di asfalto siete andati troppo avanti). Andate verso il ponte e attraversatelo (è una specie di tunnel (i)). Alla fine del ponte il sentiero prosegue e costeggia un filo spinato. Quando finisce quest'ultimo dovete buttarvi nella macchia per qualche decina di metri, sulla destra, finché non trovate una strada bianca, da imboccare a sinistra. Da qui inizia un piacevole percorso tra i casali di campagna. Troverete lungo la via quattro possibili deviazioni alle quali voi dovrete sempre andare dritti e ritrovarvi così nel centro di Chia. In fondo alla strada c'è Piazza Garibaldi, ovvero la fine del nostro percorso.

martedì 20 settembre 2011

Chia - Mugnano

Ecco il primo percorso di Ammappa l'Italia! La mirabolante Chia - Mugnano! Due paesini in provincia di Viterbo che insieme fanno 700 abitanti. Come a dire: "Iniziamo dal piccolo che a crescere faremo sempre in tempo!".
La Chia - Mugnano è una passeggiata che non troverete su nessun libro di sentieri, ma che nasconde lo stesso belle sorprese e paesaggi apprezzabili. E poi è tutta in discesa!

DURATA: 2 ore
DIFFICOLTA': Facile
MAPPA IGM: Foglio N°45 Sez. II - Soriano nel Cimino (1:25.000) Visualizza la mappa IGM
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(a) Piazza Garibaldi, Chia
(b) Strada della Vaschiuzza
Allora si parte dalla piazza principale di Chia, ovvero Piazza Garibaldi (a) e si sale per Via Vittorio Emanuele III fino ad arrivare alle Poste e al vicino spiazzo dove c'è anche la fermata dei bus. Qui si gira a sinistra per Via del Lavatoio e si prosegue per circa 5 minuti, fino ad arrivare ad un bivio: davanti a noi abbiamo la continuazione della strada asfaltata, mentre a sinistra parte una strada bianca segnalata da un cartello (b) su cui campeggia la scritta Strada della Vaschiuzza. Noi dobbiamo girare a sinistra e lasciarci finalmente l'asfalto alle spalle!


(c) Strada per Civitelle


Dopo pochissimi passi vi troverete davanti ad un secondo bivio. A destra la strada rimane in piano, mentre a sinistra scende dolcemente. Dove dobbiamo andare? In discesa!!! Questa strada si chiama Strada per Civitelle (c).





Bene, ora ci siamo allontanati un po' dalla civiltà e incominciamo a sentire lo spirito selvatico di questi posti. A destra e sinistra ginestre e cerri; se è estate le lucertole corrono ai bordi per mettersi in salvo al vostro passaggio; si gode un paesaggio molto ampio sulla sinistra, verso la valle. Dopo circa 5 minuti arrivate in fondo e se i rovi non sono troppo ingombranti dovreste notare un piccolo ponticello dopo del quale il percorso ricomincia a salire.

Se siete abbastanza avventurosi da lasciare la strada bianca e andare per un fuori pista vi consiglio di fare una breve deviazione alla ricerca di una sorgente, denominata Fontana del Carpino (figura d). Dopo una quarantina di metri in salita, all'altezza di alcune evidenti striature del selciato, arrampicatevi a destra sul poggio e riscendete dopo breve in una radura rocciosa.
(d) Fontana del Carpino
Davanti a voi scorre un piccolo torrente che risalito verso sinistra (l'imboccatura per trovarlo è anch'essa a sinistra) vi porterà alla vasca scavata nel peperino che raccoglie l'acqua di questa antica sorgente che sgorga dalle viscere della terra.


(e) Abitanti del luogo 
durante un pic-nic
Tornate dunque al punto in cui avete deviato e continuate sempre dritti in salita per circa 15 minuti, tralasciando le strade che si immettono a destra e sinistra. Salutate i giovani amici che incontrate lungo il sentiero (e) e arriverete ad un bivio a T, proprio davanti ad una casa gialla. Qui dobbiamo svoltare a sinistra.

(f) Trabocchetto della Maga Tuscia
Dopo breve sulla destra troverete un cancello verde, generalmente aperto, con un cartello appeso. Su esso c'è scritto Strada per Mugnano (f). Tutti penserebbero di dover entrare nel sentiero oltre il cancello... e invece no! E' un trabocchetto della Maga Tuscia, sempre pronta con i suoi incantamenti-incartamenti a sviarci di brutto. No, no... voi proseguite dritti...





(g) Sasso quadro dal basso
(h) Sasso quadro da sopra
Dopo circa 10 minuti arriverete ad un grande spiazzo da dove partono due sentieri, uno a sinistra in piano e uno a destra in discesa. Poco prima dei sentieri c'è un palo giallo del metanodotto. Qualche metro prima del palo c'è un sentiero poco visibile sulla destra ma vale la pena fare una breve deviazione ed imboccarlo perché ci porterà ad un posto magnifico. 
Entrati nel sottobosco camminiamo fino a quando non incontreremo sulla destra un grande masso che ci sovrasta minaccioso (g). Questo masso di peperino si chiama Sasso Quadro. Per arrivare sopra Sasso Quadro basterà costeggiarlo lasciandocelo sempre a destra e in breve saremo in alto grazie al sentiero (h). 
Ecco il panorama che si gode da lì... (i).

(i) Panorama godibile da Sasso Quadro


Da sinistra a destra potremo osservare: il Monte Cimino, Chia, Bomarzo, Mugnano, il Tevere, Attigliano e Giove.

(l) Palo del metanodotto


Riposati? Bene proseguiamo il percorso per Mugnano. Torniamo al grande spiazzo dove eravamo prima e qui imbocchiamo il sentiero a sinistra, seguendo i pali del metanodotto. Dopo un po' (circa 10 minuti) troveremo un incrocio. Noi andremo dritti, sempre seguendo il metanodotto e i suoi pali (l). La strada incomincia a scendere ripida e tra i rami dovremmo incominciare a vedere Mugnano che si avvicina. Dopo qualche minuto si incontra di nuovo un incrocio al quale noi, nuovamente, dobbiamo andare dritti.




(m) Lì dove bisogna svoltare a dx
(n) Ponte
Attenzione! Ora dobbiamo lasciare il metanodotto. Quando? Ebbene troveremo un bivio a V, con un palo del metanodotto sulla sinistra (m). Noi dobbiamo prendere la strada che svolta a destra. La strada ora si allontana anche dai pali dell'alta tensione che per un tratto ci avevano accompagnato e mano mano si fa più larga, sempre in discesa, a tornanti.
Proseguiamo così per una quindicina di minuti. Giungeremo così ad un ponte (n) che oltrepassa un ruscello. Siamo vicinissimi alla meta...


(o) Palazzo Orsini

Dopo il ponte la strada prosegue leggermente in salita fino a che non incontra un bivio a T. Girate a destra e incomincerete già a vedere le case di Mugnano. Quando passerete dalla strada bianca alla strada asfaltata vuol dire che siete quasi al centro di Mugnano. Al bivio successivo svoltate a gomito a destra in salita e in pochissimo arriverete a Piazza Vittorio Emanuele, ovvero alla piazzetta principale del paese, dove troneggia il possente Palazzo Orsini (o). In piazza c'è anche una fontanella!