giovedì 29 settembre 2011

Chia - Bassano in Teverina

La Chia Bassano ricalca nella prima parte la Chia - Mugnano, per poi discostarsene a metà. Una paseggiata semplicissima che però ci condurrà da un paese ad un altro senza incappare nelle strade a scorrimento delle macchine.

DURATA: 1 ora
DIFFICOLTA': Facile
MAPPA IGM: Foglio N°45 Sez. II - Soriano nel Cimino (1:25.000) Visualizza la Mappa IGM


Allora si parte dalla piazza principale di Chia, ovvero Piazza Garibaldi (a) e si sale per Via Vittorio Emanuele III fino ad arrivare alle Poste e al vicino spiazzo dove c'è anche la fermata dei bus. Qui si gira a sinistra per Via del Lavatoio e si prosegue per circa 5 minuti, fino ad arrivare ad un bivio: davanti a noi abbiamo la continuazione della strada asfaltata, mentre a sinistra parte una strada bianca segnalata da un cartello (b) su cui campeggia la scritta Strada della Vaschiuzza. Noi dobbiamo girare a sinistra e lasciarci finalmente l'asfalto alle spalle!


(c) Strada per Civitelle


Dopo pochissimi passi vi troverete davanti ad un secondo bivio. A destra la strada rimane in piano, mentre a sinistra scende dolcemente. Dove dobbiamo andare? In discesa!!! Questa strada si chiama Strada per Civitelle (c).





Bene, ora ci siamo allontanati un po' dalla civiltà e incominciamo a sentire lo spirito selvatico di questi posti. A destra e sinistra ginestre e cerri; se è estate le lucertole corrono ai bordi per mettersi in salvo al vostro passaggio; si gode un paesaggio molto ampio sulla sinistra, verso la valle. Dopo circa 5 minuti arrivate in fondo e se i rovi non sono troppo ingombranti dovreste notare un piccolo ponticello dopo del quale il percorso ricomincia a salire. Continuate sempre dritti per circa 15 minuti, tralasciando le strade che si immettono a destra e sinistra. Arriverete ad un bivio a T, proprio davanti ad una casa gialla. Qui dobbiamo svoltare a destra. A sinistra infatti si va per Sasso Quadro e Mugnano (vedi il post Chia - Mugnano), mentre a destra si va per Bassano in Teverina.


(d) Pannelli solari
Proseguite dritti su questa strada bianca per circa 5 minuti, tralasciando le deviazioni a destra e sinistra. Dopo un po' dovreste incontrare sulla sinistra una specie di centrale elettrica a pannelli solari (d).
Superata questa in breve la strada arriverà ad un bivio a T, proprio lì dove la strada bianca diventa asfaltata. Girate a sinistra. Andate dritti fino al cimitero e poi ancora dritti all'altezza della sua entrata. Quando la strada arriva in fondo siete già nel centro di Bassano in Teverina. Proseguite a sinistra per visitare il borgo antico e godere del bel panorama che affaccia a sud, verso Orte e il Monte Soratte.

venerdì 23 settembre 2011

Mugnano - Chia

Voi direte... la Mugnano - Chia è di certo la stessa passeggiata descritta nel post Chia - Mugnano, ma al contrario. E invece no! E' una passeggiata diversa, anche più bella!

DURATA: 2 ore e 30 minuti
DIFFICOLTA': Facile
MAPPA IGM: Foglio N°45 Sez. II - Soriano nel Cimino (1:25.000) Visualizza la mappa IGM
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Piazza Vittorio Emanuele, Mugnano
La partenza è ubicata nella piazza principale di Mugnano (Piazza Vittorio Emanuele (a)). Da qui scendete per Via Mameli e dopo breve svoltate a gomito a sinistra per Via dei Mille. Vedrete la strada trasformarsi da asfaltata a sterrata e d'incanto i vostri piedi incominceranno a fare strani suoni ad ogni passo, piacevoli e divertenti. Altro che bitume!

Incontrerete due bivi ai quali voi dovrete andare sempre dritti, sia nel primo che nel secondo caso. In alto a sinistra potete vedere la vostra meta, Chia.
Dopo circa 10 minuti troverete un terzo bivio a V, all'altezza di una casa con due cani molto abbaioni. Ma si sa: "Can che abbaia..." e poi sono dietro al recinto..
Qui dovete prendere a sinistra, ovvero quel sentiero che si intravede trasfomarsi da sterrato a vero e proprio sentiero di terra. Mano a mano sentirete avvicinarsi il suono di un torrente. Salutatelo con cortesia perché sarà vostro compagno di viaggio. Quasi tutta la Mugnano - Chia infatti non è altro che un percorso a ridosso delle rive del Torrente in questione, ovvero il Torrente Castello (e se si chiama così ci sarà un motivo, no?).

(c) Cascate
(b) Percorso lungo i campi
Noterete che ad un tratto, svoltando a sinistra, il sentiero finisce. Voi non dovete far altro che continuare per i campi coltivati a noccioli (b), sempre tenendovi alla sinistra del torrente (attenti alle possibili recinzioni per i cinghiali) e risalendone il corso.
Quando il rumore dell'acqua diventa un frastuono vuol dire che siete nei pressi di una cascata artificiale (c). Fate una capatina giù sulle rive perché è un'opera che nel passato dev'essere stata imponente.

Tornate lungo i campi di noccioli, sempre a destra del torrente. Proseguite per un tratto (circa 5-10 minuti) e infine incontrerete una strada bianca. Imboccatela a sinistra e proseguite tranquillamente. Giungerete così ad un cancello sulla destra, chiuso, alla fine di una brevissima salita. Lasciatelo perdere e andate alla sua sinistra. Se fate 10 metri troverete un secondo cancello, aperto. Lui è il cancello giusto da oltrepassare! Andate quindi avanti... dopo 50 metri c'è un bivio. Prendete a destra, in salita...

Inizia qui un tratto molto lungo e costantemente in salita che dovrete percorrere per circa 30 minuti. Man mano inizieranno a punteggiare il percorso dei massi giganti, rotolati chissà come e quando... che rendono il paesaggio fantastico e unico nel suo genere. Il suono del torrente lentamente si fa più distante.

(d)
(e)
Giungerete così alla zona archeologica di Santa Cecilia, (d e e) molto suggestiva. Da questo punto ci sono anche i segni bianchi e rossi del sentiero Vulci - Calcata, che per un tratto vi faranno compagnia. 
Dopo esservi goduti tutti i reperti archeologici della zona (resti di una chiesa, tombe, pilastri, pestarole etc.) riprendete lo stesso sentiero di prima in salita, lasciandovi alle spalle Santa Cecilia. In non più di 10 minuti giungerete in cima alla forra e si aprirà uno spiazzo da dove potrete assaporare un vasto scenario che affaccia sul borgo di Chia (f).

(f) Panoramica sulla forra
(g) Indicazione da prendere
A destra del pianoro di peperino c'è un cartello che indica la torre di Chia (g). Voi seguite il sentiero che va per di là e rimettetevi nel sottobosco.
Il tratto che segue è per me tra i più belli e affascinanti di questa zona. In breve scenderete di nuovo nella forra. Cambierà la temperatura, le piante, i suoni... Per terra noterete il basolato della strada che in antichità si percorreva con carri e muli. Se è autunno troverete un grandioso e multicolorato tappeto di foglie... Ogni tanto qualche cornacchia spaventata darà l'allarme o qualche merlo metterà paura a voi svolazzando tra le frasche...
Potrete osservare i resti di un castello medievale, comprato negli anni '70 da Pier Paolo Pasolini.

In fondo al sentiero incontrerete un ponte che oltrepassa il ruscello. Andate oltre e tenetevi la parete di roccia alla destra e il ruscello a sinistra. Vi trovate proprio sotto al castello medievale, ma la folta vegetazione non vi permetterà di vederlo. Questo tratto attraversa una zona che in passato era molto produttiva e laboriosa per gli uomini. Troverete infatti lungo la via i resti di due mulini, con le relative chiuse per l'acqua ed i canali per convogliarla. Passato un tunnel nella roccia giungerete alle seconde cascate (h) di questa passeggiata. Un posto magnifico...

Cascate di Colle Casale
(i) Attraversamento della massicciata
Lasciate le cascate alla vostra sinistra e continuate a risalire il sentiero di pietra. Dopo poco troverete a sinistra un ponte e il rumore delle macchine che passano sopra alla vicinissima superstrada (se arrivate alla strada di asfalto siete andati troppo avanti). Andate verso il ponte e attraversatelo (è una specie di tunnel (i)). Alla fine del ponte il sentiero prosegue e costeggia un filo spinato. Quando finisce quest'ultimo dovete buttarvi nella macchia per qualche decina di metri, sulla destra, finché non trovate una strada bianca, da imboccare a sinistra. Da qui inizia un piacevole percorso tra i casali di campagna. Troverete lungo la via quattro possibili deviazioni alle quali voi dovrete sempre andare dritti e ritrovarvi così nel centro di Chia. In fondo alla strada c'è Piazza Garibaldi, ovvero la fine del nostro percorso.

martedì 20 settembre 2011

Chia - Mugnano

Ecco il primo percorso di Ammappa l'Italia! La mirabolante Chia - Mugnano! Due paesini in provincia di Viterbo che insieme fanno 700 abitanti. Come a dire: "Iniziamo dal piccolo che a crescere faremo sempre in tempo!".
La Chia - Mugnano è una passeggiata che non troverete su nessun libro di sentieri, ma che nasconde lo stesso belle sorprese e paesaggi apprezzabili. E poi è tutta in discesa!

DURATA: 2 ore
DIFFICOLTA': Facile
MAPPA IGM: Foglio N°45 Sez. II - Soriano nel Cimino (1:25.000) Visualizza la mappa IGM
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(a) Piazza Garibaldi, Chia
(b) Strada della Vaschiuzza
Allora si parte dalla piazza principale di Chia, ovvero Piazza Garibaldi (a) e si sale per Via Vittorio Emanuele III fino ad arrivare alle Poste e al vicino spiazzo dove c'è anche la fermata dei bus. Qui si gira a sinistra per Via del Lavatoio e si prosegue per circa 5 minuti, fino ad arrivare ad un bivio: davanti a noi abbiamo la continuazione della strada asfaltata, mentre a sinistra parte una strada bianca segnalata da un cartello (b) su cui campeggia la scritta Strada della Vaschiuzza. Noi dobbiamo girare a sinistra e lasciarci finalmente l'asfalto alle spalle!


(c) Strada per Civitelle


Dopo pochissimi passi vi troverete davanti ad un secondo bivio. A destra la strada rimane in piano, mentre a sinistra scende dolcemente. Dove dobbiamo andare? In discesa!!! Questa strada si chiama Strada per Civitelle (c).





Bene, ora ci siamo allontanati un po' dalla civiltà e incominciamo a sentire lo spirito selvatico di questi posti. A destra e sinistra ginestre e cerri; se è estate le lucertole corrono ai bordi per mettersi in salvo al vostro passaggio; si gode un paesaggio molto ampio sulla sinistra, verso la valle. Dopo circa 5 minuti arrivate in fondo e se i rovi non sono troppo ingombranti dovreste notare un piccolo ponticello dopo del quale il percorso ricomincia a salire.

Se siete abbastanza avventurosi da lasciare la strada bianca e andare per un fuori pista vi consiglio di fare una breve deviazione alla ricerca di una sorgente, denominata Fontana del Carpino (figura d). Dopo una quarantina di metri in salita, all'altezza di alcune evidenti striature del selciato, arrampicatevi a destra sul poggio e riscendete dopo breve in una radura rocciosa.
(d) Fontana del Carpino
Davanti a voi scorre un piccolo torrente che risalito verso sinistra (l'imboccatura per trovarlo è anch'essa a sinistra) vi porterà alla vasca scavata nel peperino che raccoglie l'acqua di questa antica sorgente che sgorga dalle viscere della terra.


(e) Abitanti del luogo 
durante un pic-nic
Tornate dunque al punto in cui avete deviato e continuate sempre dritti in salita per circa 15 minuti, tralasciando le strade che si immettono a destra e sinistra. Salutate i giovani amici che incontrate lungo il sentiero (e) e arriverete ad un bivio a T, proprio davanti ad una casa gialla. Qui dobbiamo svoltare a sinistra.

(f) Trabocchetto della Maga Tuscia
Dopo breve sulla destra troverete un cancello verde, generalmente aperto, con un cartello appeso. Su esso c'è scritto Strada per Mugnano (f). Tutti penserebbero di dover entrare nel sentiero oltre il cancello... e invece no! E' un trabocchetto della Maga Tuscia, sempre pronta con i suoi incantamenti-incartamenti a sviarci di brutto. No, no... voi proseguite dritti...





(g) Sasso quadro dal basso
(h) Sasso quadro da sopra
Dopo circa 10 minuti arriverete ad un grande spiazzo da dove partono due sentieri, uno a sinistra in piano e uno a destra in discesa. Poco prima dei sentieri c'è un palo giallo del metanodotto. Qualche metro prima del palo c'è un sentiero poco visibile sulla destra ma vale la pena fare una breve deviazione ed imboccarlo perché ci porterà ad un posto magnifico. 
Entrati nel sottobosco camminiamo fino a quando non incontreremo sulla destra un grande masso che ci sovrasta minaccioso (g). Questo masso di peperino si chiama Sasso Quadro. Per arrivare sopra Sasso Quadro basterà costeggiarlo lasciandocelo sempre a destra e in breve saremo in alto grazie al sentiero (h). 
Ecco il panorama che si gode da lì... (i).

(i) Panorama godibile da Sasso Quadro


Da sinistra a destra potremo osservare: il Monte Cimino, Chia, Bomarzo, Mugnano, il Tevere, Attigliano e Giove.

(l) Palo del metanodotto


Riposati? Bene proseguiamo il percorso per Mugnano. Torniamo al grande spiazzo dove eravamo prima e qui imbocchiamo il sentiero a sinistra, seguendo i pali del metanodotto. Dopo un po' (circa 10 minuti) troveremo un incrocio. Noi andremo dritti, sempre seguendo il metanodotto e i suoi pali (l). La strada incomincia a scendere ripida e tra i rami dovremmo incominciare a vedere Mugnano che si avvicina. Dopo qualche minuto si incontra di nuovo un incrocio al quale noi, nuovamente, dobbiamo andare dritti.




(m) Lì dove bisogna svoltare a dx
(n) Ponte
Attenzione! Ora dobbiamo lasciare il metanodotto. Quando? Ebbene troveremo un bivio a V, con un palo del metanodotto sulla sinistra (m). Noi dobbiamo prendere la strada che svolta a destra. La strada ora si allontana anche dai pali dell'alta tensione che per un tratto ci avevano accompagnato e mano mano si fa più larga, sempre in discesa, a tornanti.
Proseguiamo così per una quindicina di minuti. Giungeremo così ad un ponte (n) che oltrepassa un ruscello. Siamo vicinissimi alla meta...


(o) Palazzo Orsini

Dopo il ponte la strada prosegue leggermente in salita fino a che non incontra un bivio a T. Girate a destra e incomincerete già a vedere le case di Mugnano. Quando passerete dalla strada bianca alla strada asfaltata vuol dire che siete quasi al centro di Mugnano. Al bivio successivo svoltate a gomito a destra in salita e in pochissimo arriverete a Piazza Vittorio Emanuele, ovvero alla piazzetta principale del paese, dove troneggia il possente Palazzo Orsini (o). In piazza c'è anche una fontanella!